La Campagna di sensibilizzazione Spreco d'Acqua del 2003 continua il percorso iniziato con la Campagna 2002 - Diritto d'Acqua |
![]() Diamo i numeri La nostra attenzione sarà rivolta in primis al rapporto diretto che noi abbiamo con l’acqua per meglio capire la portata del problema. Andremo quindi a delineare la nostra realtà idrica con dei parametri che abbiamo ritenuto maggiormente significativi e che serviranno da termine di paragone nei confronti che seguiranno. Che l’Italia sia ai vertici mondiali nelle classifiche inerenti consumo e disponibilità idrica non è un mistero ma ciò che impressiona è la consistenza del divario fra noi ed un paese che ci è affine per grado di sviluppo, area geografica e cultura come la Francia che si attesta sulle medie europee. Se poi prendiamo in considerazione paesi con carenze ideologiche e strutturali come quelli della fascia sub sahariana la forbice si allarga un modo esponenziale come si nota dal seguente grafico che riporta la disponibilità d’acqua pro capite. Sono
cifre facilmente comprensibili e rapportabili alle diverse realtà del
mondo, ma permetteteci di ricordare che il fabbisogno biologico
dell’uomo è di circa 5 litri al giorno, mentre la soglia dei 40 litri è
stata assunta dall’ONU come diritto umano individuale, essendo il
limite minimo che possa garantire condizioni di vita non disperate. - Una doccia vale in media 10 litri al minuto a patto che chiudiamo l’acqua per insaponarci Ma quanto era la soglia minima giornaliera? 40 litri? Beh scusate l’esempio, ma per quanto visto ci bastano a malapena per fare pipì! |
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I progetti "Tu mi guardi" e "Negli occhi delle donne", realizzati negli anni 2005/2006 sono stati inseriti nella Capacity Building "Progetto n. 5: Per costruire una cultura della solidarietà", finanziati da MLAL-UE | ![]() |