Cause del problema
Ad
agevolare gli eserciti irregolari e regolari, quest’ultimi in via non
ufficiale, a reclutare bambini soldato sono principalmente le molle
classiche dello sfruttuamento:
ECONOMICHE: la
povertà; il desiderio e/o necessità di procurarsi un reddito anche
minimo; in alcuni casi sono le stesse famiglie a spingere i propri
figli ad arruolarsi, soprattutto quando l’esercito paga il salario
direttamente a loro o offre cibo e vestiario; la complicità delle
politiche internazionali a scopo di lucro, in cambio di diamanti e
petrolio si forniscono bambini agli eserciti; sono reclutati in quanto
materiale a basso costo ed a perdere.
SOCIALI:
l’analfabetismo, in modo particolare nei paesi sottosviluppati o privi
di prospettive; l’abbandono, perché orfani o rifugiati o esuli; il
desiderio di protezione per la propria famiglia, così da porla al
riparo da eventuali rappresaglie o per stabilire una sorta di scambio
di favori, da una parte il corpo armato acquisisce un combattente,
dall’altra alla famiglia viene garantita l’incolumità; l’essere
facilmente ricattabili e condizionabili; sono fisicamente predisposti
all’uso delle nuove armi che sono abbastanza economiche e
particolarmente leggere e maneggevoli, mentre fino a non molti anni fà
erano troppo pesanti e complicate, ad esempio in Uganda una
mitragliatrice “A K” costa quanto un pollo, nel Kenya la stessa arma
vale quanto una capra; i conflitti etnici, religiosi o nazionalisti di
lunga durata; il bisogno degli eserciti di rimpinguare le perdite
umane; la mancanza di alternative.
CULTURALI e POLITICHE:
l’indottrinamento religioso, che può aver un peso determinante creando
nei giovani il mito del martirio; la necessità di conquistare la
libertà politica; il senso dell’avvenura, in particolare ne sono
esposti i bambini ed adolescenti che vivono soli e quelli che povengono
da ambienti marginalizzati; l’idealismo; le sanzioni imposte ai paesi
assoggettati ad embargo.
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